Nato da un progetto di bioedilizia, I Carusi Bio-Relais sceglie Tecnodeck.
Immerso in un ambiente incontaminato, quasi fuso in esso, I Carusi Bio-Relais di Noto è un’azienda agricola siciliana adibita anche all’ospitalità.
Un luogo di benessere, dove restare a contatto con la natura e godere dei suoi preziosi frutti.
La produzione delle eccellenze gastronomiche locali viene portata avanti nel rispetto dei principi dell’agricoltura biologica, che rappresentano per la proprietà una fonte d’ispirazione continua.
In un contesto così attento all’ambiente, nulla può essere lasciato al caso e ogni dettaglio è il risultato di un’attenta selezione.
Il meglio di tradizione e innovazione, per un progetto amico della natura.
La struttura stessa è rifinita con materiali di prim’ordine, nel rispetto della tradizione, a partire dal tufo bianco e dalla terracotta, elementi senza tempo tipici della zona. Ci sono però anche ampie concessioni all’innovazione: nella tenuta tutto – dagli spazi, ai rifornimenti energetici, alle aggiunte tecnologiche – è pensato per essere sostenibile.
In tale scenario, Tecnodeck fa la sua parte, rivestendo importanti spazi esterni, come la pavimentazione bordo piscina, dell’area relax e del camminamento che porta ai reperti archeologici ospitati nella struttura.
Un materiale contemporaneo, frutto di una raffinata tecnologia, che risponde appieno al principale obiettivo della proprietà del Relais: minimizzare l’impatto ambientale.
Quali vantaggi offre Tecnodeck all’architettura sostenibile?
Oltre all’aspetto, così naturale e simile al legno comune, alla base della scelta c’è una duplice, importante motivazione.
Innanzitutto TECNODECK è ottenuto da residui di lavorazione del legno: una vocazione che si conferma ecosostenibile sin dalla scelta della materia prima, che evita l’abbattimento di nuovi alberi per rispondere alle esigenze di una moderna economia circolare.
Nelle parole di Simona Privitera, l’imprenditrice agrituristica de I Carusi:
“La mia tenuta nasce da un progetto di bioedilizia. Seleziono con attenzione i materiali e le fonti di energia, che devono essere a basso impatto ambientale, rispettosi di una natura che da noi è protagonista assoluta. Tecnodeck rispetta questa esigenza ed è anche per questo motivo che l’ho scelto”.
Il materiale, che offre una resistenza superiore, consente poi una facile pulizia senza trattamenti superficiali, minimizzando in tal modo la dispersione di sostanze nell’ambiente; un elemento che si rivela ancor più significativo in un contesto ricettivo, obbligato a una manutenzione continua.
Anche questo aspetto ha costituito un fattore fondamentale, come ci spiega ancora Simona Privitera ,
“La resistenza e la facilità di manutenzione sono vantaggi che hanno contribuito ad orientare la mia scelta. In un contesto ricettivo costituiscono fattori chiave”.
Un progetto, questo, di cui andiamo fieri. Hai anche tu un progetto di bioedilizia? Contattaci, saremo lieti di collaborare.